Dichiarazione congiunta di Giuliano Zignani, segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna e Giuseppina Morolli della segreteria confederale con delega al Welfare e segretaria Uil Rimini
La tre giorni sul welfare che si terrà, a Bologna, dal 28 febbraio al 2 marzo, è un’iniziativa importante che, auspichiamo, porti ricadute positive su un sistema di welfare cittadino che sta mostrando più di una crepa.
E’ lodevole che il Comune di Bologna abbia voluto far sedere attorno ad un tavolo i protagonisti del welfare perché davvero, per noi della Uil Emilia Romagna, ‘Bologna si prende cura’ di tutti. Dagli anziani ai bambini, dalle famiglie ai lavoratori. E qui la lodevolezza del Comune mostra qualche pecca.
E’ quanto mai curioso che Palazzo d’Accursio non abbia pensato di invitare le parti sociali. A pensare male, si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, sosteneva qualcuno. Ecco perché non vorremo che questa dimenticanza si tramutasse in un qualcosa che, come Uil, non potremmo fare altro che stigmatizzare. Come un maquillage dei servizi che, in realtà, nasconda tagli e compressione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori.
E qui arriva la seconda pecca. A proposito di compressione dei diritti perché, sempre Palazzo d’Accursio ha chiesto e ottenuto che l’Anaste (Associazione nazionale Strutture Terza Età) sostenga l’iniziativa? Ricordo che l’Anaste ha davvero compresso i diritti dei lavoratori; sottoscrivendo, tra l’altro, un contratto collettivo nazionale di lavoro solo con sigle minori e per nulla rappresentative. Un contratto che, viste le condizioni, è molto sfavorevole ai lavoratori.
E’ così, dunque che Bologna si prende cura dei suoi cittadini? Temiamo molto la risposta».