Dichiarazione congiunta delle segreterie di Filcasm Cgil Bologna, Fisasacat Bologna e UilTucs ER su Ribò-Camst
Le scriventi organizzazioni sindacali di categoria, unitamente alle rsue alle lavoratrici e ai lavoratori Camst Soc Coop ARL impiegati presso l’appalto refezione scolastica del Comune di Bologna, visto il perdurare di una strutturale carenza degli organici impiegati presso le cucine centralizzate di Casteldebole, Fossolo ed Erbosa e nei relativi terminali scolastici hanno aperto in data odierna uno stato di agitazione con un pacchetto di 8 ore di sciopero che potranno attivare con le modalità che si riterranno più opportune.
La refezione scolastica del Comune di Bologna si regge solo ed esclusivamente sulle spalle di lavoratrici e lavoratori che giornalmente preparano e distribuiscono i pasti, con dedizione ed entusiasmo, ma sempre in affanno per la carenza strutturale di personale.
Da tempo segnaliamo che il personale adibito alle attività di preparazione e distribuzione dei pasti non è adeguato a garantire un servizio di refezione scolastica che richiederebbe attenzione, soprattutto in riferimento alla preparazione e distribuzione delle diete speciali, e il rispetto costante anche delle norme igienico-sanitari oltre che adeguati livelli di formazione del personale.
Ad un organico ridotto all’osso si aggiunge che eventuali assenze per malattie o infortuni non vengano sostituite o laddove venga fatto si ricorra a personale interinale, non formato e abbandonato sui luoghi di lavoro, generando un aggravio dei carichi di lavoro ed una ricaduta negativa sulla qualità dei pasti.
Nonostante gli ormai numerosi tentativi di confronto e nonostante gli incontri effettuati in sede sindacale che hanno visto anche il coinvolgimento diretto del Comune di Bologna in qualità di committente, Camst Soc Coop Arl ad oggi non ha messo in campo alcuna risposta concreta alle difficoltà che quotidianamente lavoratrici e lavoratori vivono.
Lavoratrici e lavoratori chiedono che si proceda immediatamente alla stabilizzazione del personale ed all’aumento delle ore contrattuali del personale già impiegato sul servizio, di modo da poter tornare a garantire un servizio serio, puntuale ed efficace.
Non ci può più essere spazio per i silenzi dell’azienda e dell’amministrazione pubblica. Se non verrà trovata al più presto una soluzione lavoratrici e lavoratori sono pronti a bloccare l’attività, cosa ad oggi non ancora avvenuta solo e soltanto per la dedizione che gli stessi mettono nel loro lavoro, dedicato a bambine e bambini della nostra città.