Dichiarazione Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil ER su personale in missione nelle Prefetture e nelle Questure
Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil proseguono col percorso di mobilitazione per il personale in missione presso le strutture periferiche del Ministero dell’Interno, Prefetture e Questure. Le lavoratrici e i lavoratori stanno correndo il rischio di diventare strumento di ricatto all’interno di un contenzioso tra le Agenzie interessate e il Ministero, nonostante operino da anni nelle Prefetture e Questure in condizioni di estrema insicurezza contrattuale, con proroghe continue anche di pochi mesi e non possono essere trattati come meri strumenti di potenziale profitto.
La loro attività garantendo un servizio essenziale per il godimento dei diritti civili e sociali della persona straniera sul nostro territorio, è un importante presidio di legalità senza il quale i procedimenti amministrativi legati all’immigrazione, tra cui il più importante il rilascio dei permessi di soggiorno e il loro rinnovo, avrebbe tempi inaccettabili per un paese civile. È incomprensibile a nostro avviso la scelta delle Agenzie per il Lavoro di ricorrere al T.A.R. del Lazio per chiedere di dichiarare l’illegittimità della proroga tecnica richiesta dal Ministero dell’interno utile a garantire la continuità occupazionale di lavoratrici e lavoratori dipendenti delle stesse Agenzie.
Pertanto, chiediamo alle Agenzie l’immediato ritiro del ricorso al Tar e di garantire continuità occupazionale fino all’aggiudicazione della nuova gara e ci rivolgeremo a tutte le istituzioni competenti, alla cittadinanza, alla società civile nonché alle forze politiche per denunciare tale atteggiamento! Il presidio si svolgerà il 23 Giugno a Milano di fronte alla sede di Adecco via Tolmezzo alle ore 9:45; presidio che era stato inizialmente previsto in sciopero, con la presenza di lavoratori e lavoratrici, ma che è stato sospeso dalla Commissione di Garanzia, in applicazione della regola sulla rarefazione, quindi mobilitazione che resta confermata, ma che non si potrà svolgere con la presenza dei somministrati in sciopero.
«Parliamo di oltre 1000 lavoratrici e lavoratori somministrati impiegati presso Prefetture e Questure in tutta Italia che da anni garantiscono servizi pubblici fondamentali per la gestione dell’immigrazione – spiega segretaria generale Uiltemp Emilia Romagna, Eleonora Ciullo -. Oggi rischiano di perdere il posto di lavoro a seguito della decisione di Adecco e Randstad di impugnare la proroga dei contratti firmata con il ministero per un contenzioso motivato esclusivamente da interessi economici delle agenzie. Lavoratrici e lavoratori sono in pratica diventati ostaggi di una disputa legale tra aziende e amministrazione pubblica.
Per questo parteciperemo con convinzione al presidio di Milano il prossimo 23 giugno, chiedendo Il ritiro immediato del ricorso da parte delle Agenzie per il Lavoro, la proroga dei contratti fino alla nuova gara e soprattutto l’avvio, in tempi brevissimi, di percorsi di internalizzazione presso il Ministero dell’Interno».