A seguito degli incontri svolti con il Comune di Bologna sul bilancio di previsione 2026-28, sul Dup 2026-28 e sui contenuti delle piattaforme presentate dalle organizzazioni sindacali confederali e dai sindacati dei pensionati sulla contrattazione territoriale sociale e per lo sviluppo, riteniamo necessario formalizzare l’impossibilità in questa fase di sottoscrivere un accordo.
Abbiamo purtroppo registrato innanzitutto l’indisponibilità del Comune ad individuare le risorse necessarie per risolvere la vertenza in atto sul “salario accessorio” dei dipendenti dell’ente ed a coprire i fabbisogni assunzionali, neppure in una logica pluriennale. La tenuta di servizi fondamentali del Comune di Bologna passa necessariamente dagli investimenti sul personale, sul suo adeguato dimensionamento e dalla valorizzazione delle professionalità delle lavoratrici e lavoratori attualmente impiegati.
Inoltre negli incontri effettuati emergono rilevanti distanze su capitoli importanti, a partire dalla richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali di definire un’intesa in materia di appalti, vincolante per i prossimi affidamenti attraverso bandi di gara.
A questo si aggiungono questioni rilevanti, aperte da tempo, relative alle condizioni contrattuali applicate alle lavoratrici e ai lavoratori occupati nell’ambito di servizi gestiti in convenzione o in appalto da partecipate.
Queste vertenze (servizi cimiteriali, raccolta e smaltimento dei rifiuti) vanno risolte.
Su altri capitoli, come ad esempio la fiscalità locale, dove è necessario recuperare i principi di equità e progressività del sistema, il confronto è in una fase di stallo.
Quanto sopra rischia di non mettere a valore il lavoro fatto su importanti materie che ha portato al raggiungimento di accordi recenti su alcuni capitoli di welfare e sulle politiche abitative.
Pur nella consapevolezza dei vincoli e dei tagli di risorse agli enti locali derivanti dalle scelte del Governo, che hanno portato alle molteplici iniziative di mobilitazioni dell’autunno, le organizzazione sindacali ritengono necessario che quanto prima riparta il confronto su tutte le questioni ancora irrisolte, ritenendo che si possano trovare le opportune intese come nella migliore tradizione di relazioni sindacali sin qui realizzata con il Comune di Bologna, con l’obiettivo di affrontare, con strumenti idonei, l’attuale complessa fase economica e sociale.
CGIL-CISL-UIL BOLOGNA

