Dichiarazione di Fp cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Bo su rinnovo contratto Aiop
Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e UIL FPL dell’Area Metropolitana di Bologna ritengono inaccettabile il silenzio assordante da parte di Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata – Confindustria) che a tutt’oggi non hanno ancora avviato le trattative per il rinnovo del CCNL dopo quasi 7 anni. Un ritardo ingiustificato che sta causando un danno economico e professionale per le lavoratrici e i lavoratori del settore.
Oltre 2000 persone impegnate nell’area metropolitana bolognese con circa una ventina di case di cura, tra cui importanti struttura accreditate dalla Regione Emilia Romagna tra cui Villa Erbosa, Villa Chiara, Villa Torri, OPR Nigrisoli, Ospedale Santa Viola, Villa Bellombra, Villa Laura ed altre, dove le lavoratrici e i lavoratori anche in momenti bui come la pandemia hanno garantito l’assistenza con professionalità e spirito di sacrificio.
Fisioterapisti, Infermieri, Oss, Ausiliari, Amministrativi, Tecnici di Radiologia ed altri professionisti nelle strutture con contratto Aiop percepiscono mediamente circa 2000 € in meno rispetto ai loro colleghi del pubblico, una situazione che impatta in modo evidente sulle retribuzioni percepite dagli operatori e sull’aumento dei costi della vita dove Bologna si attesta tra le città più care.
Le OO.SS. sottolineano che ogni giorno che passa non fa che danneggiare ulteriormente la tenuta del sistema sanitario e socio-sanitario, ma anche la dignità di chi ogni giorno con il proprio lavoro garantisce un servizio essenziale per la collettività che, lo ricordiamo, rientra nel SSN con risorse e finanziamenti pubblici.
Dopo gli scioperi che sono stati proclamati nei mesi scorsi e che hanno visto una partecipazione significativa, continuerà e si approfondirà la campagna di sensibilizzazione all’interno delle strutture gestite da Aiop con l’affissione all’esterno delle stesse di bandiere e striscioni, proseguiranno le assemblee sindacali all’interno di tutte le strutture e saranno indetti altri presidi ed iniziative di lotta fino a quando non ci sarà la sottoscrizione doverosa di un dignitoso Contratto Nazionale.