Oggi 29 settembre al Cinema Modernissimo, durante un’iniziativa del Dipartimento Cultura, le organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e COBAS hanno interrotto l’evento per denunciare la situazione critica di musei e biblioteche comunali.
Negli ultimi 15 anni il personale si è dimezzato: oggi i lavoratori sono 101 nei musei e 156 nelle biblioteche, con sedi storiche come il Morandi affidate a sole 4 persone e i manoscritti dell’Archiginnasio seguiti da appena 2 unità. A peggiorare la situazione, l’amministrazione ha lasciato scadere una graduatoria di concorso, nonostante l’urgenza evidente di nuove assunzioni. Parallelamente, i fondi per mostre, attività educative e acquisto di libri si sono ridotti al minimo.
I sindacati denunciano anche la scelta di esternalizzare manutenzione e servizi, che ha lasciato le strutture senza adeguati controlli e reso impossibile programmare interventi. “Il Comune risparmia milioni non sostituendo il personale,sottolineano,ma nello stesso periodo ha aumentato le spese per esternalizzazioni e consulenze”.
La richiesta è netta: assumere, formare e trattenere il personale per garantire musei e biblioteche pubblici, accessibili e all’altezza del ruolo di Bologna. “L’Amministrazione è ormai fuori tempo massimo, perché senza investimenti sul personale il patrimonio culturale della città è a rischio”.
La cultura di Bologna non può sopravvivere a forza di promesse non mantenute.