Dichiarazione congiunta di Marcello Borghetti, segretario generale UIL Emilia-Romagna; Aldo Giammella, segretario generale UILTuCS Emilia-Romagna; Fabio Piccinini, segretario generale UILTrasporti Emilia-Romagna su turismo in ER
«Il turismo è un settore strategico dell’economia regionale, ma non può crescere solo con i numeri degli arrivi. Per costruire un’offerta turistica di qualità, che valorizzi i turisti come ospiti nei nostri territori, serve una visione che metta al centro le persone che lavorano, la qualità dell’occupazione e il pieno coinvolgimento delle parti sociali.
In una regione che ha costruito il Patto per il Lavoro e per il Clima come modello di partecipazione, esprimiamo stupore e preoccupazione nel vedere attivati confronti sul turismo senza il coinvolgimento dei sindacati confederali. Se davvero si vuole parlare di turismo di qualità, allora bisogna parlare di lavoro di qualità, e parlarne con chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori. Diversamente, il Patto rischia di trasformarsi in una vetrina più che in uno strumento di concertazione reale.
UIL Emilia-Romagna, UILTuCS e UILTrasporti regionali hanno inviato alla Regione un documento di analisi e proposte per aprire un confronto sul futuro del turismo regionale e per chiedere la convocazione degli Stati Generali del Turismo di Qualità, in coerenza con il Patto per il Lavoro e per il Clima. L’obiettivo è avviare un rilancio del settore fondato su lavoro di qualità, formazione e partecipazione, superando una logica emergenziale e frammentata.
Proponiamo che dagli Stati Generali nascano focus territoriali, inseriti in una cornice di strategia regionale e di sinergie comuni, con istituzioni, associazioni di categoria e sindacati territoriali, per affrontare insieme le specificità della Riviera, dell’Appennino, delle città d’arte, delle terme e dell’enogastronomia. Solo così si potrà completare l’azione regionale ed evitare una strategia dispersiva e frammentata.
Nel documento sottolineiamo anche l’urgenza di mantenere alta la guardia sulla legalità nel settore turistico, per evitare che il business dell’accoglienza e delle concessioni diventi preda di interessi criminali o speculativi. Il rilancio del turismo deve poggiare su trasparenza, correttezza e rispetto delle regole, a tutela del lavoro e delle imprese sane.
Il rilancio del turismo richiede inoltre un ripensamento della rete dei collegamenti, su strada, rotaia, porti e sistema aeroportuale, per rendere la regione più accessibile, sostenibile e competitiva.
L’Emilia-Romagna deve rilanciare il turismo in tutte le sue forme — dal mare alla montagna, dalle città d’arte ai borghi, dalle terme all’enogastronomia — puntando sulla qualità, sulla legalità, sulla partecipazione e su un lavoro dignitoso, capace di redistribuire reddito e riconoscere valore alle lavoratrici e ai lavoratori».