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«La mobilitazione prosegue con iniziative assembleari che in assenza di risposte tangibili da Roma non potranno che sfociare nella proclamazione di uno sciopero che riguarderà i due uffici coinvolti»

«La salute e la sicurezza non sono né un costo né un’opzione: sono un diritto inviolabile e una responsabilità collettiva»

I lavoratori si oppongono ad una riorganizzazione che viene progettata e applicata dall’alto senza alcun confronto con il territorio e senza avere contezza della realtà organizzativa vigente dell’istituto

L’iniziativa si inserisce nell’ambito di una mobilitazione nazionale, ad un anno dalla scadenza dei contratti di 12000 precari Pnrr assunti presso gli uffici giudiziari.
La stabilizzazione di tutto il personale precario è una priorità