La Uil Emilia Romagna vola Bruxelles affinché i Paesi a 27 stelle prendano coscienza che i temi e i nodi connessi all’industria 4.0 vanno affrontati in una dimensione comunitaria. Poiché le imprese 4.0 ormai sono globali e superano i meri confini nazionali.
Corposa la delegazione volata al Parlamento europeo per una tre giorni di incontri. La delegazione è composta dal segretario generale Uil ER, Giuliano Zignani; dai segretari territoriali Giuseppina Morolli (Rimini); Riberto Neri (Ravenna); Mario Miano (Emilia); Massimo Zanirato (Ferrara); Marcello Borghetti (Cesena); dal segretario organizzativo, Roberto Rinaldi; dal tesoriere Uil ER, Luigi Foschi; dal presidente regionale Ital, Marcello Gasperoni e dai funzionari Antonio Bonora e Carmelo Massari.
Molti gli appuntamenti in agenda: dall’incontro con l’eurodeputato Damiano Zoffoli a quello con i funzionari della Regione Emilia Romagna che lavorano a Bruxelles nella sede europea dell’Emilia Romagna. Per concludersi, con una giornata interamente dedicata alla Confederazione Europea dei Sindacati (Ces-Etuc in inglese). Dapprima la Uil ER avrà un incontro con il segretario generale della Ces, Luca Visentini; dopodiché parteciperà al dibattito su ‘Le sfide attuali dell’Unione europea e le priorità della Ces’ seguito da tre workshop: ‘Governace economica’; ‘Contrattazione collettiva e politiche salariali’ e ‘Migrazione, mobilità d comitati sindacali interregionali’.
Ho fortemente voluto questa trasferta a Bruxelles – commenta il segretario generale della Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani – perché, in una fase di nazionalismi spinti, è quanto mai evidente come le politiche sovraniste non portino a nulla. Se non a danni.
Certo l’Europa va cambiata, deve ritornare allo spirito originario di Altiero Spinelli cui peraltro la sede di Bruxelles del Parlamento è dedicata. Affinché i Paesi a 27 stelle, come recita il manifesto di Ventotene, siano davvero ‘Per un’Europa libera e unita’.
Ecco noi lavoriamo per quella Europa il cui cambiamento deve avvenire dall’interno delle istituzioni. Ecco il perché dell’incontro con l’europarlamentare Zoffoli e con la Ces.
All’europarlamentare, come Uil Emilia Romagna, abbiamo consegnato una targa su cui abbiamo fatto incidere la frase Nessuno si salva da solo. Solo un’Europa davvero comunitaria può creare le condizioni migliori per arrivare ad una società solidale, equa e pacifica.
Più tecnico l’appuntamento con la Ces. Con il segretario Visentini e con i funzionari della Ces, affronteremo soprattutto un tema su cui da tempo ci stiamo battendo come Uil ER: i riders e i lavoratori della Gig Economy.
La Gig Economy ormai si caratterizza per essere un modo di fare impresa in cui i diritti sono 4.0 ovvero non ci sono. Basta anche solo che un lavoratore provi a far valere i suoi diritti (Anche minimi) che eccoti il caso di Andrea Ramponi rider bolognese licenziato perché iscritto alla Uil e poi riassunto con penalizzazione.
Inaccettabile. Dal momento che questi colossi si muovono su piattaforme e hanno una dimensione internazionale, diventa ancora più difficile trovare soluzioni contrattuali che garantiscano i lavoratori, ma anche la stessa impresa. Ecco perché l’Europa deve scendere in campo ed ecco perché un ruolo cruciale in questo può essere giocato dalla Ces.