Si è tenuto nel pomeriggio del 21 ottobre, a Modena, il convegno organizzato dalla UIL Emilia Romagna e dalla categoria UIL Trasporti regionale, con l’obiettivo di aprire un dibattito articolato sulla proposta della società unica regionale, uno dei punti salienti del programma di mandato della Giunta de Pascale.
All’assise hanno partecipato personalità del mondo politico, tra cui l’assessora regionale ai Trasporti Irene Priolo, un membro della Commissione regionale ai Trasporti, Francesco Sassone, ed il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti.
Oltre agli esponenti politici, sono intervenuti il prof. Giuseppe Piperata, il segretario generale della UIL Trasporti nazionale Marco Verzari, il coordinatore UIL di Modena Roberto Rinaldi e il segretario generale regionale della categoria Fabio Piccinini.
Dalla relazione introduttiva, affidata al segretario generale della UIL Emilia Romagna Marcello Borghetti, sono emersi molti spunti e una certezza: per l’organizzazione, “la società unica del trasporto pubblico locale in Emilia Romagna non può restare un annuncio. Per la UIL è tempo di passare dalle parole ai fatti, come chiede anche il presidente della Regione De Pascale”.
La UIL e la UIL Trasporti rilanciano la proposta di un’unica regia regionale per superare frammentazioni e inefficienze tra TPER, START Romagna, SETA e TEP, puntando su un sistema integrato, sostenibile e vicino ai cittadini. Lo studio Steer stima risparmi fino a 10 milioni di euro all’anno: “risorse che devono tornare al servizio e ai lavoratori, non alla finanza”.
Per il sindacato, l’operazione deve garantire economie di scala, più investimenti, maggiore sicurezza e salari dignitosi.
“Serve una road map chiara, tempi certi e un percorso condiviso: vogliamo un’azienda unica pubblica, efficiente e partecipata, che migliori davvero il trasporto e la vita di chi ci lavora. Il TPL è un servizio essenziale, non un costo da tagliare”.
Il segretario richiama inoltre alla professionalità anche le Agenzie per la Mobilità: “In diversi casi abbiamo registrato una gestione poco oculata, che ha messo in discussione il fine per il quale esse sono state concepite; sarebbe opportuno accorparle, pur mantenendo presidi territoriali utili ad attuare le migliori strategie con l’obiettivo di non lasciare a piedi nessuno”.
Sulle future gare per l’assegnazione del servizio, il sindacato auspica che ci sia un allineamento dei nastri di partenza, individuando nel 2028 l’“annus domini” da cui iniziare.