

Oggi 29 settembre al Cinema Modernissimo, durante un’iniziativa del Dipartimento Cultura, le organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e COBAS hanno interrotto l’evento per denunciare la situazione critica di musei e biblioteche comunali.
Negli ultimi 15 anni il personale si è dimezzato: oggi i lavoratori sono 101 nei musei e 156 nelle biblioteche, con sedi storiche come il Morandi affidate a sole 4 persone e i manoscritti dell’Archiginnasio seguiti da appena 2 unità. A peggiorare la situazione, l’amministrazione ha lasciato scadere una graduatoria di concorso, nonostante l’urgenza evidente di nuove assunzioni. Parallelamente, i fondi per mostre, attività educative e acquisto di libri si sono ridotti al minimo.
I sindacati denunciano anche la scelta di esternalizzare manutenzione e servizi, che ha lasciato le strutture senza adeguati controlli e reso impossibile programmare interventi. “Il Comune risparmia milioni non sostituendo il personale,sottolineano,ma nello stesso periodo ha aumentato le spese per esternalizzazioni e consulenze”.
La richiesta è netta: assumere, formare e trattenere il personale per garantire musei e biblioteche pubblici, accessibili e all’altezza del ruolo di Bologna. “L’Amministrazione è ormai fuori tempo massimo, perché senza investimenti sul personale il patrimonio culturale della città è a rischio”.
La cultura di Bologna non può sopravvivere a forza di promesse non mantenute.
Nella giornata del 24 e del 25 settembre 2025 a seguito delle 3 assemblee unitarie svolte presso i siti Yoox di Zola Predosa e Interporto, nelle quali le organizzazioni sindacali hanno informato e riportato alle Lavoratrici e ai Lavoratori l’andamento degli incontri istituzionali svolti sia presso la Regione Emilia Romagna sia presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i lavoratori e le lavoratrici hanno deciso di non fare un passo indietro. La lotta non si ferma!
Le lavoratrici e i lavoratori hanno votato a larghissima maggioranza la proposta delle OO.SS di proclamare 40 ore di sciopero sia per il sito di Zola Predosa sia per quello dell’Interporto.
In Interporto a partire da venerdì 26 settembre 2025 le iniziative di sciopero saranno organizzate per singoli reparti e vedranno impegnati a rotazione tutti i dipendenti, senza distinzione tra coloro che sono coinvolti nella procedura e coloro che ad oggi conservano il posto di loro.
Le OO.SS hanno altresì deciso di predisporre un presidio statico presso la sede aziendale dell’interporto dalle ore 13,00 alle ore 15,00 dal lunedì a venerdì a partire da lunedì 29 settembre e fino al 22 ottobre, per sostenere la lotta dei dipendenti Yoox durante tutte le giornate in cui viene prestata l’attività lavorativa, come fatto fino ad ora.
I sindacati dichiarano “ Visto l’enorme sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici alla nostra proposta di presidio permanente fatta in assemblea, da lunedì mattina saremo sempre al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, come fatto con il precedente presidio. La nostra lotta e determinazione sarà dimostrata sia sui tavoli di confronto sia al fianco dei dipendenti in presidio!”
“la crisi non può essere pagata dai lavoratori e dalle lavoratrici, la crisi deve essere gestita garantendo loro una prospettiva”
Dichiarazione del segretraio generale Uil ER, Marcello Borghetti sui dati Inail relativi la sicurezza sul lavoro
Nei primi sette mesi del 2025 l’Inail ha registrato in Emilia-Romagna 45.018 denunce di infortunio, un dato stabile rispetto alle 45.438 dello stesso periodo del 2024. Più significativa la flessione dei casi mortali: 47 contro i 61 dei primi sette mesi del 2024 (Scarica qui lo studio)
Dentro a questi numeri rientrano anche le morti in itinere, spesso legate allo stress lavoro-correlato e a una mobilità congestionata. A questo si sommano le patologie professionali, che richiamano l’attenzione sulla prevenzione più ampia della salute nei luoghi di lavoro.
Un calo che quindi non consola. “Dietro queste cifre ci sono vite spezzate, famiglie distrutte, diritti violati. Non possiamo accettare che la sicurezza venga subordinata al profitto o alla fretta produttiva”.
La UIL ribadisce la necessità di rafforzare e investire su formazione, prevenzione e controlli. “Servono campagne nelle scuole, accordi aziendali e territoriali, un aumento degli ispettori e controlli con sanzioni più incisive. Per la UIL va introdotto il reato di ‘omicidio sul lavoro’. Le imprese che non rispettano le norme e che non investono in sicurezza non devono partecipare agli appalti”.
“Troppe famiglie restano sole di fronte alle tragedie. Serve un sistema che assicuri giustizia e responsabilità”.
L’obiettivo è chiaro: “Zero morti sul lavoro”. Come ha ripetutamente chiesto la UIL con il segretario generale Pierpaolo Bombardieri, il Governo è chiamato a intervenire con tempestività, affinché la vita dei lavoratori e delle lavoratrici non sia subordinata a logiche di profitto.
“Non bastano più le dichiarazioni di principio, anche la Regione deve accelerare con misure concrete ed efficaci. Ogni giorno di ritardo significa altre vite spezzate”.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. Leggi la nostra policy sui cookie.
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.