

Nella giornata di ieri si è riunita presso la CGIL di Rimini, l’annuale Assemblea Generale del Consiglio Sindacale Interregionale Rep. di San Marino-Emilia Romagna- Marche, per un esame della situazione transfrontaliera e per la rotazione del Presidente e Vice Presidente.
Il Presidente uscente Tomasetti Daniele della USL, ringraziando l’Ufficio di Presidenza per la fattiva collaborazione dell’ultimo anno, ha esposto all’assemblea l’attività svolta dallo CSIR in quest’ultimo anno.
Si è ricordato l’innalzamento della franchigia dalle dichiarazioni dei redditi di quest’anno da 7.500 a 10.000 euro, inoltre tutta l’intensa attività di sensibilizzazione e pungolo nei confronti delle istituzioni per il mancato riconoscimento reciproco delle tutele sociali a partire dai congedi per prestatori di assistenza.
E’ stato posto l’accento sul tema della tassazione delle pensioni dei lavoratori frontalieri oggetto in questi mesi di contenzioso fiscale, ripercorrendo le vicende legate alla battaglia giudiziaria che i centri di assistenza in Italia stanno portano avanti nelle corti tributarie.
Per i fini di cui sopra il CSIR riconferma l’esigenza che al più presto venga convocata la Commissione mista tra San Marino e Italia prevista nelle convenzioni e si arrivi ad una corretta definizione delle problematiche che coinvolgono il lavoro di frontiera.
Inoltre è stata relazionata l’assemblea sugli incontri con gli esponenti istituzionali e politici del territorio e sull’idea di coinvolgerli direttamente come CSIR, per un impegno a risolvere le problematiche.
Il Comitato di Presidenza del CSIR ha poi ratificato il cambio della Presidenza eleggendo il nuovo Presidente nella persona di Giuseppina Morolli rappresentante UIL-CSIR e affidando la Vice Presidenza a Alessandro Stacchini rappresentante CDLS-CSIR.
A conclusione si è deciso la convocazione del neo ufficio di presidenza per fare il punto della situazione e la definizione del programma operativo dei prossimi mesi.
«Il welfare in Emilia Romagna deve cambiare per garantire dignità, autonomia e buona qualità della vita agli anziani e alle persone con disabilità».
Con questo auspicio, molto concreto, della segretaria generale della Uil pensionati Emilia Romagna, Rosanna Benazzi, si è concluso il convegno «𝐈 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐨–𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢: 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐅𝐫𝐧𝐚»
Organizzato dalla Uil Pensionati ER, l’appuntamento ha visto la partecipazione del segretario generale Uil Pensionati, Carmelo Barbagallo e del segretario generale Uil Emilia Romagna, Marcello Borghetti. Oltre alla presenza della tesoriera Uil Pensionati, Cecilia de Laurenti e di Pasquale Lucia della segreteria nazionale Uil Pensionati
«La creazione e la realizzazione di nuovo welfare, qui in questa regione, è, per noi, la sfida dei prossimi anni – spiega la segretaria generale Uil pensionati Emilia Romagna, Rosanna Benazzi -. La nostra regione è fra le più longeve a livello nazionale: un quarto della popolazione è ultra 65enne; 592.000 sono ultra 75enni e oltre 370.000 sono over 80enni.
Benché l’Emilia Romagna sia sempre stata all’avanguardia, ora il suo welfare comincia a mostrare i segni dell’età. Ovvero è sempre più in difficoltà nel rispondere a pieno alle problematiche legate all’invecchiamento della popolazione, ai nuovi bisogni e anche al numero crescente di persone con disabilità.
Il sistema attuale rimane disomogeneo, sottofinanziato, non è in grado di garantire una effettiva continuità assistenziale.
Per questo, quando parliamo di cambiamento, non ci riferiamo solo ad un ampliamento dell’offerta, ma di ripensare profondamente l’architettura, la governance, l’accessibilità e la capacità di personalizzazione della presa in carico.
Per non parlare della compartecipazione: tema spinoso perché implica un’impossibilità ad accedere ai servizi da parte di alcuni cittadini. E ciò è inaccettabile.
Come punto di partenza serve un’analisi dettagliata che valuti lo stato di salute, la qualità della vita degli anziani o delle persone con disabilità che vanno intese come risorsa e non come costo.
Occorre che la nostra regione compia scelte, avendo il coraggio di percorrere strade anche nuove per avere quel ruolo di apripista e di modello che ha sempre avuto fino ad ora».
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. Leggi la nostra policy sui cookie.
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.